Sabato 9 luglio io, Max e Francesco, partiamo dall'abitato di Casterino muniti di tende, sacco a pelo e altri diversi chili di attrezzatura sulle spalle, con ancora poche idee chiare su dove passare la notte nella valle formata dal fiume Roya: la Valmasque.
Essendo già stato 4 volte in questa splendida valle, i due amici confidavano nella mia conoscenza del luogo e la mia idea era quella di arrivare al rifugio Valmasque (2233m) e da li ispezionare le sponde dei tre laghi Vert, Noir e Basto per trovare un buon posto dove passare la notte a scattare foto e respirare quelle atmosfere che solo luoghi così poco frequentati e così ad alta quota sanno offrire.
Dopo 3 faticose ore di cammino sotto un caldo Sole di inizio luglio, finalmente arriviamo al rifugio Valmasque, che sorge proprio sulle sponde del Lac Vert, dove ci aspetta una pausa ristoratrice.
Anche se in territorio francese rispettiamo ovviamente le nostre abitudini alimentari ordinando 3 piatti di spaghetti al pomodoro e parmigiano! L'unico piatto straniero sarà un delizioso tris di formaggi del luogo a base di latte di pecora. Davvero fantastici!
Anche se in territorio francese rispettiamo ovviamente le nostre abitudini alimentari ordinando 3 piatti di spaghetti al pomodoro e parmigiano! L'unico piatto straniero sarà un delizioso tris di formaggi del luogo a base di latte di pecora. Davvero fantastici!
Dopo pranzo la luce dura offriva davvero poche possibilità di scattare qualche foto e così optiamo per una pisolo sulle sponde del lago che però sarà costantemente disturbato dai richiami molto forti delle decine e decine di marmotte che abitano sulle sponde del Lac Vert.
Verso la metà del pomeriggio però il vero disturbo alla nostra uscita sarà il maltempo in arrivo dalle cime vicine. Dopo un rapido consulto decidiamo di partire subito per i laghi Noir e Basto correndo il rischio di prendere un acquazzone in piena regola, vista l'aria minacciosa delle nuvole che coprivano le vette vicine. Io e Francesco eravamo un pò preoccupati dai treppiedi in carbonio che portavamo sulle spalle, ma l'assenza di lampi un pò ci tranquillizava.
Arriviamo con il fiatone al Lac Noir e scopriamo a malincuore che il lago ha pochissima acqua e non offre molte possibilità di scattare foto e quindi ci troviamo di nuovo a dover scegliere dove passare la notte con l'incombenza del maltempo sulle nostre teste!
L'ultima chance era di raggiungere il più alto dei 3 laghi, il Lac du Basto, ma non sapendo quanto distava, non eravamo molto sicuri se avremmo fatto in tempo a raggiungerlo prima dell'oscurità e prima del probabile temporale in arrivo!
Il passaggio di altri escursionisti in quel momento fu davvero provvidenziale. Quando io e Francesco ormai avevamo cominciato a montare le tende, arrivò la bella notizia di Max: "il lac du Basto dista solo 20 minuti ed è il più bello dei 3 laghi!!"
Facendo affidamento alle ultime energie da una giornata passata con 15-20kg sulle spalle, partiamo alla volta del Lac du Basto!
Nel cammino verso il lago di Basto un nutrito branco di Camosci è sbucato all'improvviso dalle rocce sopra il sentiero dove mi trovavo per poi scendere velocemente e passarmi alle spalle...in mezzo al branco un piccolo di Camoscio.L'ultima chance era di raggiungere il più alto dei 3 laghi, il Lac du Basto, ma non sapendo quanto distava, non eravamo molto sicuri se avremmo fatto in tempo a raggiungerlo prima dell'oscurità e prima del probabile temporale in arrivo!
Il passaggio di altri escursionisti in quel momento fu davvero provvidenziale. Quando io e Francesco ormai avevamo cominciato a montare le tende, arrivò la bella notizia di Max: "il lac du Basto dista solo 20 minuti ed è il più bello dei 3 laghi!!"
Facendo affidamento alle ultime energie da una giornata passata con 15-20kg sulle spalle, partiamo alla volta del Lac du Basto!
Trovarsi ad ammirare questi animali così a loro agio tra queste montagne, nel completo silenzio di questi luoghi e il pensiero che di li a poco avrei dormito con loro tra le stesse cime, ha dato vita a tutta una serie di bellissime sensazioni che cercavo proprio in un'uscita quassù in Valmasque.
Dopo questo piacevole incontro che purtroppo non ho avuto modo di fotografare, continuo il cammino verso la meta assieme a Francesco. Max lo avevamo dato per disperso intento a rincorrere Camosci e Marmotte. :-)
L'ultimo strappo e finalmente arriviamo al lago di Basto a quota 2340 metri.
Nuvole basse avvolgono le cime intorno al lago cingendole in una morsa molto stretta mente altre scendono veloci fin sulla superficie del lago creando un'atmosfera da Signore degli Anelli ...Dopo una cena a base di bistecche di prosciutto crude tra due fette di pane (il gestore del rifugio probabilmente aveva bevuto un pò prima di affettare il prosciutto) decidiamo per una foto ricordo della tendata. L'atmosfera era bellissima: la Luna illuminava le nuvole sopra le cime creando giochi di luce e ombre magici!
L'oscurità ormai era completa e pian piano il cielo era sempre più sgombro dalle nubi e si prospettava quindi una bella stellata. Purtroppo però la sessione notturna mia e di Francesco è durata poco: fulmini alle nostre spalle ci hanno fatto battere la ritirata! i nostri treppiedi in carbonio sarebbero andati un pò troppo d'accordo con qualche saetta. Decidiamo quindi di dormire un pò e di puntare le sveglie alle 3 del mattino sperando che fulmini e pioggia se ne andassero alla svelta.
Dopo aver riposato un'oretta siamo di nuovo fuori dalle tende e lo spettacolo della via lattea sopra le nostre teste meritava senz'altro una sessione di foto anche se il sonno e il freddo spingevano una parte di me a rimanere al caldo nel sacco a pelo.
Dopo qualche foto, la luce dell'alba rendeva vano qualsiasi tentativo di catturare ancora qualche stella e il cielo completamente sgombro suggerivano anche che l'alba non sarebbe stata molto promettente e quindi concordiamo per tornarcene a letto a dormire. Erano le 4 passate.
Alle 7 siamo tutti in piedi e dopo aver scoperto che il caffè che avevo portato con me non era quello solubile, ma quello per Moca cominciamo la discesa a valle. In 2 ore e qualcosa siamo alla macchina stanchi, ma felici per la bella due giorni nella bellissima Valmasque..
Alle 7 siamo tutti in piedi e dopo aver scoperto che il caffè che avevo portato con me non era quello solubile, ma quello per Moca cominciamo la discesa a valle. In 2 ore e qualcosa siamo alla macchina stanchi, ma felici per la bella due giorni nella bellissima Valmasque..
3 commenti:
Bel racconto Stefano, le tue foto trasmettono davvero le emozioni che si possono provare in quel paradiso e mi fanno venire la voglia di partire all'avventura!
Per quanto riguarda il prosciutto, mia mamma mi ha detto che anche in Corsica tagliano delle vere e proprie bistecche di salume.. Sarà un'usanza tutta francese!
Grande Cucco...foto stupende. Ogni giorno che passa ci stupisci sempre più.
Un abbraccio
Marco
gran belle foto con questa atmosfera dark... la notturna delle tende è spettacolare!!
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