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24.11.10

Il mio equipaggiamento per fotografare sulla neve

Visto che la stagione invernale è alle porte volevo descrivere il mio equipaggiamento durante questa stagione riportando prima una descrizione dell'abbigliamento e successivamente una descrizione dell'attrezzatura fotografica.
Abbigliamento
Durante un'uscita in montagna chi è appassionato di fotografia effettua molte pause per scattare fotografie (magari anche sdraiato sulla neve alla ricerca di un'inquadratura particolare ^_^) e durante questa pause spesso non si pensa a ripararsi dal freddo perchè presi dalla foga di scattare, ma è proprio in queste pause che si corre il rischio di ammalarsi. Uno dei problemi che un fotografo/trekker deve affrontare nella scelta dell'abbigliamento invernale riguarda proprio su come ripararsi velocemente dal freddo durante queste numerose pause.
Uno degli errori che si commettono durante le prime uscite sulla neve è quello di vestirsi troppo per paura di patire freddo, ma ci si accorge alla svelta che salire sulla neve fresca con le ciaspole è una delle attività più faticose che ci siano in montagna e si suda moltissimo anche se la temperatura è sotto lo zero. Sudando molto e con capi poco traspiranti ci si trova poi completamenti bagnati ed è facile patire molto freddo una volta che ci "raffredda" dopo l'impegno fisico della salita o durante le pause fotografiche.
Per camminare sulla neve ci vogliono indumenti leggeri, in grado di trattenere il calore corporeo e traspiranti allo stesso tempo. Se andate in un negozio di montagna vedrete che quasi tutti vi consiglieranno micropile, Windstopper® o gusci esterni in Gore-tex® piuttosto che giacche in piuma d'oca o pesanti pile ;-)
In motagna è sempre valido il consiglio della nonna: vestirsi a cipolla! :)


Di seguito il mio equipaggiamento:

Quechua Bionnassay 700
Sono dei pantaloni invernali relativamente economici se confrontati con i prezzi dei pantaloni di marche come Millet, Mammut ecc. Sono molto simili a pantaloni da sci, ma sono un pò più larghi per facilitare la camminata. Nella parte inferiore hanno dei rinforzi per resistere ad eventuali ramponate e delle ghette incorporate. L'unico difetto di quest'ultime è che il compito di mantenerle in posizione è affidato ad un solo gancino da inserire nei lacci degli scarponi: manca il laccio elastico da infilare tra tacco e suola dello scarpone che solitamente è presente nelle ghette! E' facile che a lungo andare o con neve alta la parte di ghetta vicino al tallone si sollevi fino a scoprire lo scarpone.
Questi pantaloni purtroppo non sono impermeabili al 100% come solo i pantaloni in Gore-tex® possono esserlo, ma pantaloni in questo materiale costano il doppio (dai 200-300 euro).
Secondo me si può benissimo fare a meno del Gore-tex® considerando anche che la neve nei mesi più freddi non fa in tempo a bagnare il pantalone perchè essendo molto leggera scivola via senza dare grossi problemi ;-)
Patagonia Merino
E' un intimo a maniche lunghe di lana merino e materiali sintetici. Questo capo fa caldo, molto caldo! Di solito durante la salita indosso solo questo indumento! Naturalmente se c'è vento il discorso cambia, ma in giornate di sole e in salita è perfetto anche da solo: non ho mai patito molto freddo..anzi
Mammut Yukon Tech Jacket
Questo è un micropile appena acquistato per affrontare l'inverno 2010-2011 :-)
E' molto elasticizzato e aderisce perfettamente al corpo, aspetto importante per mantenere il calore corporeo, ma le 3 caratteristiche principali sono la presenza su entrambe le maniche di fori per i pollici, un cappuccio molto avvolgente che lascia fuori solo naso e occhi e una cierniera che permette di aprire completamente il micropile. La cierniera secondo me è molto comoda per trovare quella mezza misura tra il non patire freddo e il non sudare come una bestia durante una camminata con le ciaspole (^_^)













Haglofs Fang Jacket
Questa è una giacca in Windstopper® che trovo fenomenale. L'ho già testata in una giornata di bufera e non ho avuto problemi di freddo di alcun tipo nonostante a prima vista possa sembrare un capo leggerissimo. Con questa giacca, un buon intimo e un buon pile/micropile anche in giornate fredde si è al caldo.
Questa soluzione giacca windstopper+micropile è l'ideale per mantenere il calore corporeo, ma allo stesso tempo favorire la traspirazione del sudore
Mammut Astro Glove e Northface Neck Gaiter
Guanti e scaldacollo.
Le mani di solito sono il punto più debole per tutti i frequentatori della montagna d'inverno, ma per un fotografo che le ha sempre esposte al freddo per impugnare la macchina lo sono ancora di più e si "inchiodano" letteralmente! Io utilizzo guanti in Windstopper® perchè molto comodi per fotografare in quanto sottili e si ha quindi un'ottima sensibilità sui vari comandi della macchina o per aprire cerniere della giacca/zaino ecc. Ve li consiglio!
Scaldacollo, anche questo è un indumento fondamentale in montagna per evitare fastidiosi mal di gola o torcicollo del giorno dopo ;-)
AKU® UtahMicroGTX.
Li uso ormai da 3 anni e li reputo favolosi! mai avuto problemi di freddo o di umidità. Sono semiramponabili e quindi si possono usare anche su terreni molto impegnativi.












Questi indumenti invernali purtroppo sono molto costosi, ma senz'altro sono molto resistenti e quindi durano nel tempo (un pò come un ottica F/2,8 cercando un paragone con la fotografia ^_^) e li amerete quando con temperature ben al di sotto dello zero non vi faranno patire freddo (sempre entro certi limiti ovviamente) o si asciugheranno dal sudore in tempi rapidissimi.

Altri accessori
- Occhiali da sole: accessorio fondamentale da non scordare a casa! Neve e sole sono micidiali per gli occhi.
- Ciaspole: importante la leggerezza e la presenza di almeno 7-8 punte o ancora meglio di due "coltelli" paralleli che corrono lungo la racchetta.
N.B.
mi sento di dare una raccomandazione: con le ciaspole si va solo sulla neve fresca, scordatevi il ghiaccio!!

Nello zaino oltre al vestiario citato, metto sempre un ulteriore micropile e un paio di calzettoni di scorta e ovviamente il viveraggio (thermos, cioccolate ecc).

Attrezzatura fotografica

Naturalmente la mia attrezzatura non cambia a seconda della stagione, ma piuttosto a seconda delle difficoltà dei percorsi che decido di affrontare.
Diciamo che ho due equipaggiamenti: un "leggero" e un "pesante"
L'equipaggiamento "leggero" è composto da:

- Nikon D700
- AF-S Nikkor 24-70 F/2,8
- Set filtri GND soft Lee (0.3 - 0.6 - 0.9)
- Holder Lee
- Anello adattatore Lee
- Polarizzatore Heliopan

Peso totale: 2635 g

Quello "pesante" è composto da:

- Nikon D700
- AF-S Nikkor 24-70 F/2,8
- AF-D Nikkor 80-200 F/2,8
- Set filtri GND soft Lee (0.3 - 0.6 - 0.9)
- Holder Lee
- Anello adattatore Lee
- Filtri ND Lee 0.6 e 0.9
- Polarizzatore Heliopan
- Treppiede Manfrotto 190CXPro4
- Comando di scatto remoto Phottix
- Piastra treppiede

Peso totale: 5539 g

Quest'ultimo equipaggiamento di solito è quello delle uscite di 4-5 ore. La classica uscita per un tramonto-alba su terreni che conosco molto bene e che non richiedono molto impegno fisico.
Il primo equipaggiamento invece è per le uscite da 7-8 ore di cammino e su terreni più impegnativi dove è importante non affaticarsi le spalle inutilmente con obiettivi che magari possono servire per scattare 2-3 foto nell'arco dell'intera giornata.

Per riporre l'attrezzatura fotografica e non, io di solito utilizzo due soluzioni.

- Lowepro Dryzone Rover

Come tutti gli zaini della serie Rover è suddiviso in due zone: una inferiore impermeabile per l'attrezzatura fotografica (può contenere reflex con obiettivo montato e altre 4 ottiche) e una superiore per viveri/vestiario che invece non è impermeabile. Molto comoda la soluzione per riporrre il treppiede anche se non è l'ideale con cavalletti molto pesanti come il classico Manfrotto 055ProB.Questo zaino viene venduto in dotazione con una Camel-bag, ovvero una sacca per l'acqua (rimovibile) che permette di bere mentre si cammina grazie ad una cannuccia che si aggancia sugli spallacci. La serie Rover della Lowepro comprende altri zaini fotografici simili a questo, il Rover AWII e il CompuRoverAW.
Solitamente scelgo queso zaino per uscite brevi o comunque non molto impegnative e quando voglio portare con me tutta l'attrezzatura fotografica.

- Millet Odysee 45


E' uno zaino per alpinismo da 45 litri curato nei minimi particolari e con innumerevoli cinghie per riporre l'attrezzatura (picca, ciaspole, saccapelo, tenda ecc) durante il trekking. Naturalmente non ha una zona specifica per riporre l'attrezzatura fotografica, ma portando con se solo una reflex più obbiettivo non si hanno grossi problemi. Di solito ripongo l'attrezzatura fotografica dentro un Toploader 65AW della Lowepro che inserisco a sua volta nello zaino. Filtri e altri accessori li ripongo nella tasca superiore dello zaino. Comodissime le cinghie a lato che si possono sfruttare per legare il treppiede.
Solitamente prendo con me questo zaino nelle uscite più impegnative o che prevedono un pernottamento in rifugio/tenda.


3 commenti:

Enrico ha detto...

Bellissimo articolo Ste!! peccato che i guanti li ho appena comprati!!
Il prossimo acquisto poi sarà il primo zaino, sembra davvero comodo!! io ho uno zaino da trekking normale ma quando faccio uscite fotografiche sono sprovvisto di uno zaino serio e mi tocca sempre partire con zaino fotografico+zaino vivere e vestiti!!

Anonimo ha detto...

consiglio poichè appena provati, e sono fantastici:
solette scaldapiede, tengono i piedi tiepidi nella neve per 4-5 ore!

scaldamani... ottimi quando si fotografa e si stà fermi, li infilo nei guanti con le dita tagliate per scattare e sono una fonte di calore eccellente , durano anche essi 5 ore

trovati da decatlon..

ciao Max Lucotti

Enrico ha detto...

Max grazie per glim ulteriori consigli!! mi sa che farò un giretto shopping...